Oggi è la Giornata Mondiale della Sindrome Fibromialgica, una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Questa condizione viene definita “sindrome” poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare le istituzioni riguardo il riconoscimento dal S.S.N della Sindrome Fibromialgica, come malattia cronica, e durante la giornata del 12 maggio, una delegazione sarà ricevuta da esponenti parlamentari delle varie forze politiche a Roma a cui verrà chiesto di essere solidali nella richiesta di riconoscimento e a cui verranno esposte le problematiche con cui convivono tutti i giorni i malati.
Nei mesi scorsi, assieme a diversi colleghi consiglieri del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna abbiamo presentato un'interrogazione in cui si chiede alla Regione di attivarsi presso il Governo affinché siano approvate le normative necessarie a prevedere il riconoscimento della Fibromialgia, l’esenzione del ticket per le cosiddette visite successive al riconoscimento e di parte dei farmaci necessari alle cure, nonché il riconoscimento ai lavoratori affetti da questa patologia di permessi di astensione dal lavoro per la cura della sintomatologia.
Si è evidenziato inoltre l'esigenza di mettere in rete a livello regionale tutte le realtà che si occupano della Fibromialgia individuando un Centro di riferimento regionale per il riconoscimento e l’attestazione di tale patologia, oltre a sollecitare e promuovere all'interno delle Aziende Sanitarie adeguati percorsi di aggiornamento formativo per i medici di assistenza primaria.
Di seguito la risposta dell'Assessore alla Salute, Sergio Venturi, nella seduta di Assemblea legislativa dello scorso 10 dicembre 2015:
"Effettivamente si tratta di una sindrome, cioè di un quadro clinico che si caratterizza per i sintomi che ha già descritto il consigliere nella sua esposizione ed è sostanzialmente una sindrome che viene diagnosticata sulla base di una diagnosi differenziale, cioè escludendo tutta un'altra serie di patologie anche gravi, anche gravi allo stesso modo, ma comunque di tipo endocrino, neurologico, oncologico, infettivo, psichiatrico.
Il tema è da tempo all'attenzione del Ministero della Salute e a questo proposito c'è già un parere del Consiglio Superiore della Sanità del settembre 2015 che si esprime in merito all'inserimento della fibromialgia tra le malattie croniche invalidanti che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria subordinatamente a queste condizioni: esistono criteri diagnostici, ma non validati per individuare delle forme gravi e invalidanti, perché la fibromialgia, per la diffusione che ha, ha una parte di soggetti che ne soffrono che non ha sintomi invalidanti, invece ci sono altri casi in cui vi sono sintomi molto invalidanti e quindi che il Consiglio Superiore di Sanità ritiene meritevoli di esenzione. Tra l'altro esiste tra i reumatologici un consenso diffuso sulle prestazioni specialistiche da effettuare e il Consiglio Superiore di Sanità stima che tra l'1,5/2 per cento della popolazione ne sia affetta. Rispetto al tema della fibromialgia tra le malattie soggette a tutela, il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso, quindi, alla fine, il parere che si tratta di una malattia cronica invalidante in alcuni casi, non necessariamente permanente, pertanto il Consiglio Superiore di Sanità ritiene necessario attendere che siano definiti i limiti entro cui intervenire attraverso studi idonei. Tralascio tutta un'altra serie di considerazioni che vengono fatte dal Consiglio Superiore di Sanità.
Sta di fatto che ci sono questi interventi e gli unici due che sono stati conclusi sono da parte delle Province autonome di Trento e Bolzano. A Bolzano c'è un'esenzione che riguarda il ticket per prestazione e per le prime dieci prestazioni specialistiche in regime di esenzione che sono prevalentemente legate ad attività motoria e fisioterapica.
La Regione, oltre ad assicurare la specifica formazione dei medici di medicina generale come da richiesta, ha intenzione di attivare nel corso del primo semestre 2016 una rilevazione delle persone affette da sindrome fibromialgica. Tenuto conto degli esiti della rilevazione, contestualmente alla ridefinizione delle funzioni di rilievo regionale nell'ambito delle attività reumatologiche, saranno individuate come centri di riferimento le Reumatologie dell'Azienda ospedaliera di Reggio Emilia e dell'Azienda ospedaliera di Ferrara. Inoltre questa Giunta è orientata a seguire la strada indicata dalla Provincia autonoma di Bolzano, quindi a replicarla. La Regione, rendendo propri questi principi, contribuirà, attraverso la Commissione Salute nazionale e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione anche con le associazioni dei pazienti, a definire delle indicazioni omogenee a livello nazionale per il riconoscimento e la tutela di questi pazienti. Grazie..."
Come Presidente della Commissione Politiche per la Salute cercherò di vigilare affinché i bisogni e le promesse riescano ad essere soddisfatti nell'interesse dei numerosi pazienti e delle loro famiglie che vivono questa patologia a tratti fortemente invalidante.