Ogni anno, in Emilia-Romagna, arrivano alla fase terminale dell’insufficienza renale cronica, quindi alla dialisi o al trapianto, tra i 700 e gli 800 pazienti. Ridurre la velocità di progressione della malattia e l’entità delle complicazioni collegate, a partire da quelle cardiovascolari, è l’obiettivo principale del progetto Pirp (Prevenzione insufficienza renale progressiva), che coinvolge tutte le strutture nefrologiche del Servizio sanitario regionale. Dal 2005 ad oggi sono già stati inseriti in questo percorso più di 26.000 pazienti, sottoposti complessivamente a oltre 78.000 visite: ciò ha permesso di controllare l’incidenza di nuovi ingressi in dialisi.
Ora la Regione ha deciso di rafforzare la rete dei professionisti e dei centri coinvolti nella gestione dell’insufficienza renale, promuovendo l’accesso sempre più precoce al percorso per un numero sempre maggiore di pazienti e garantendo, attraverso la “presa in carico”, una continuità assistenziale appropriata, efficace ed efficiente in regime ambulatoriale. In quest’ottica la delibera approvata dalla Giunta prevede anche l’istituzione di un Comitato tecnico scientifico, composto da professionisti nefrologi, che dovrà formulare proposte per l’ulteriore sviluppo del percorso Pirp.
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