Con questa mia breve nota vorrei spiegare perché è importante votare SI al referendum sulla Riforma Costituzionale.
Oggi, in Italia, le leggi ordinarie e le leggi costituzionali devono essere approvate da entrambe le Camere, così come la fiducia al Governo deve essere accordata da Deputati e Senatori. Con la nuova Riforma Costituzionale, invece, sarà solo la Camera ad approvare le leggi ordinarie e di bilancio e ad accordare la fiducia al Governo. Questo è un passaggio cruciale. In passato tante leggi sono rimaste in Parlamento, "rimpallate" tra la Camera e il Senato, in attesa di approvazione!
I Senatori, non più eletti, ma Rappresentanti di Regioni e Comuni Capoluogo, che non avranno costi aggiuntivi rispetto alle indennità che già prendono, continueranno ad approvare, abrogare o modificare leggi in un numero limitato di ambiti, a partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica, dei componenti del Consiglio superiore della magistratura e dei giudici della Corte Costituzionale. Il nuovo Senato diventerà il vero raccordo tra governo centrale e poteri locali. Un ruolo importantissimo che oggi non trova riscontri.
La riforma apporta anche modifiche all’elezione del presidente della Repubblica, abolisce il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro (Cnel) e revisiona la disciplina dei referendum e delle leggi di iniziativa popolare, ma non interviene in nessun modo nella prima parte della Costituzione relativa ai diritti e non aumenta in nessun modo il potere del Governo.
Si può essere più o meno d’accordo con le modifiche alla Costituzione che andremo a votare in autunno, ma una cosa è certa: le cose non possono rimanere uguali per sempre e, per allinearci con le grandi Democrazie Occidentali, dobbiamo dare maggiore stabilità al nostro Paese!