Tante volte ho sentito e letto, nella mia carriera di Amministratore, riguardo alla Sanità queste frasi: con l’invecchiamento della popolazione aumentano in maniera significativa i bisogni sanitari; la ricerca, le tecnologie e i nuovi farmaci aumentano i costi; le risorse a disposizione della Sanità non continueranno a crescere come hanno fatto in tutti questi anni; per fare in modo che la nostra Sanità, di grande eccellenza, non imploda occorre ridurre il bisogno di Cura, agendo sulla Prevenzione (della malattia), cioè il mantenimento della salute; gli investimenti in prevenzione riducono significativamente le risorse che servono per la cura perché prevengono o riducono l’effetto della malattia!
In questi anni nei vari Territori si è fatto molto per promuovere la Prevenzione, ma non sempre e non in tutti i territori si è fatto quello che era necessario fare! Oggi abbiamo strumenti e risorse importanti per perseguire con determinazione e incisività su questo fronte: i Piani Nazionali, Regionali e Territoriali di Prevenzione. Il Piano Regionale della Prevenzione, triennale, ha avuto il parere della IV Commissione alcuni mesi fa, è molto articolato, operativo e cogente per la predisposizione dei Piani Territoriali che le varie ASL devono predisporre.
Tanti sono i fronti su cui operare e tanti sono i Partner, spesso anche non Professionisti della Sanità, che “devono” essere coinvolti:
- Ambito scolastico e formativo in genere: educazione alimentare, educazione stradale, educazione all’igiene, educazione ambientale, educazione ai sani stili di vita, prevenzione incidenti domestici e non, prevenzione delle dipendenze (alcool, fumo, droghe, video e gioco d’azzardo), prevenzione dei disturbi alimentari, prevenzione del bullismo, educazione alla sessualità, promozione della socializzazione, promozione dell’Intercultura, ecc.;
- Ambito sportivo: avviamento alla pratica sportiva per le giovani generazioni e politiche sportive per il mantenimento della forma fisica soprattutto per le persone più a rischio e per gli anziani;
- Promozione della sicurezza sul lavoro e prevenzione delle malattie professionali;
- Informazione e diffusione delle manovre di primo soccorso;
- Diagnosi precoci e prese in carico delle varie patologie più o meno rare per ridurne gli effetti per le persone affette da queste patologie e per i loro famigliari;
- Vaccinazioni in grado di assicurare la copertura territoriale contro la diffusione di tutte quelle malattie che possono essere prevenute;
- Utilizzo di farmaci in generale e di antibiotici in particolare sotto stretta prescrizione medica;
- Screening diffusi per le categorie di persone a rischio;
- Messa a disposizione di tutte le figure professionali, di eventuali risorse economiche necessarie e di tutti gli ausili e supporti tecnologici e abitativi per mantenere il più a lungo possibile le persone al loro domicilio;
- Presa in carico, da parte degli Ambulatori per Patologia dei Nuclei di Cura primari per le persone affette da patologie croniche sole o che non hanno aiuti adeguati;
- Promozione diffusa di sani Stili di Vita;
- Riduzione di qualsiasi forme di inquinamento sia ambientale che di prodotti per l’alimentazione;
- Prevenzione ai disastri ambientali attraverso norme urbanistiche ed edilizie adeguate e a manutenzioni puntuali del patrimonio pubblico con particolare riferimento ai dissesti idrogeologici.
Per poter realizzare tutto questo sono necessari: una grande volontà politica a tutti i livelli, leggi cogenti, programmi puntuali e articolati, risorse adeguate, professionisti preparati e motivati, tanti Protagonisti Pubblici e Privati, Enti economici e No-Profit, tanta informazione continua, ma soprattutto è necessario che ognuno di noi diventi Attore principale di questo percorso!
È una bella scommessa, ma solo vincendola tutti assieme potremo guardare con ottimismo al futuro della nostra Sanità!