Uno strumento per lo studio e la ricerca scientifica contro il cancro in Emilia-Romagna, per analizzare e comparare i dati sulla distribuzione dei casi, sui fattori di rischio e sugli esiti degli interventi di diagnosi precoce, delle terapie e dei percorsi diagnostico-terapeutici, ma anche per migliorare la programmazione e la valutazione delle attività di prevenzione, l’appropriatezza e la qualità dei servizi.
Dall'assessorato regionale alle Politiche per la salute, nell'informativa in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (di cui sono Presidente), la dottoressa Adriana Giannini ha riferito che “per consentire la piena attività del registro tumori già la prossima settimana l’esecutivo regionale approverà il regolamento che definisce ruoli e compiti dei soggetti coinvolti (dalla stessa Regione Emilia-Romagna al direttore del registro, fino ai responsabili delle unità funzionali e al coordinamento tecnico-scientifico)”.
Il registro verrà coordinato dall’Irst di Meldola, come responsabile è stato nominato Fabio Falcini (presente in commissione). Il direttore del registro ha infatti riferito che a breve verranno stipulate le convenzioni con le aziende sanitarie per poi programmare la formazione degli operatori.
Su mia richiesta, inoltre, il dottor Falcini ha brevemente illustrato il laboratorio di bioscienze e la biobanca già presenti all'IRST di Meldola, strumenti importantissimi (assieme al registro regionale dei tumori) per curare, ma soprattutto prevenire, la malattia.