In Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali, è stata presentata un’informativa su Ricerca e Innovazione nel Servizio sanitario regionale. Nel corso della seduta la Dottoressa Maria Luisa Moro, Direttrice della ASSR, ha presentato con Slides la Delibera Regionale che punta a dare “maggiore spinta al sistema dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo centri clinici, dipartimenti e aziende sanitarie”.
Il tessuto regionale è già ricco e ben avviato: l’Emilia-Romagna è la prima in Italia per ricerca finanziata a livello nazionale. La Delibera presentata si prefigge, comunque, di migliorarlo potenziando la capacità di coinvolgere gli attori del settore sanitario e di creare relazioni stabili”. Sul mio sito potete trovare la delibera e le slides presentate in Commissione.
Obiettivi e Governance. Diverse le finalità da raggiungere: pianificare e armonizzare le attività, integrare le politiche regionali in materia, governare i conflitti d’interesse e coinvolgere i cittadini, nel segno di un sistema trasparente e accessibile. Il nuovo Piano prevede, infatti, l’organizzazione di una nuova governance: il Comitato strategico regionale e il Comitato tecnico scientifico. Istituiti anche il Piano regionale triennale della Ricerca sanitaria e il meccanismo di finanziamento diretto della ricerca per il sistema sanitario regionale. “Ci sarà un bando annuale che darà particolare rilevanza ai progetti di portata regionale, finanziando poi, in quota via via minore, temi di ricerca di interesse comune, idee proposte direttamente dai ricercatori e programmi formativi per la ricerca. Ogni progetto verrà strettamente monitorato, specialmente nei primi sei mesi, che è anche il tempo utile oltre il quale il percorso progettuale deve necessariamente attuarsi. Presto sarà online la piattaforma Sirer, che permette di accedere alle attività di ricerca effettuate in Regione”. I finanziamenti provengono soprattutto dal Ministero che si impegna nella ricerca finalizzata. Vi è poi la ricerca corrente che finanzia gli Ircss, le cui risorse danno molto peso alla capacità di miglioramento da un anno all’altro. Per quanto riguarda i fondi regionali previsti dal bando, è stato lasciato un 10% di possibilità di presentare progetti dal basso, al di fuori degli altri soggetti che si fanno portatori di temi di interesse regionale. La Ricerca e l’Innovazione sono sicuramente alla base di una medicina in grado di fare in pochi anni progressi inimmaginabili, noi in Emilia Romagna siamo all’avanguardia e con gli effetti di questa Delibera si riuscirà a meglio organizzarla e finanziarla in modo da essere sempre più all’avanguardia in questo importante settore.