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Pubblico, qui di seguito, il testo del comunicato, scritto assieme ai colleghi romagnoli del Partito democratico (Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Lia Montalti, Valentina Ravaioli, Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli e Paolo Zoffoli), sulla proposta della Lega di dividere la nostra Regione.

La proposta della Lega nord che vorrebbe dividere la Romagna dall'Emilia è una posizione non solo antistorica, ma priva di buon senso.
Da due anni la nostra Regione si attesta come la prima in Italia per crescita del PIL, con il tasso di disoccupazione più basso, e un export in continua crescita.
Un sistema regionale che in questi anni ha saputo reagire alla crisi e ripartire, facendo dell'Emilia-Romagna una delle regioni locomotiva del Paese, puntando sulla qualità dei servizi pubblici e sulla valorizzazione e il sostegno del sistema economico a partire dalle proprie eccellenze, come il manifatturiero e il turismo, da Piacenza a Rimini.

Al di là della propaganda, la Lega nord non spiega però quale sia il vantaggio nel dividere un territorio regionale che sta ottenendo questi risultati.
E non spiega nemmeno quale vantaggio ci sia per la collettività nel moltiplicare le istituzioni, creando due regioni, con due Consigli regionali, più sedi istituzionali, più funzionari che fanno le stesse cose, due Giunte e due Presidenti, ... e quindi aumentando inevitabilmente i costi a carico dei cittadini, senza di fatto fornire né maggiori servizi e neanche maggiori opportunità.

È evidente che l'Emilia e la Romagna, da sole, sono più deboli e che per competere nel mondo globalizzato l'unione fa la forza. Proprio dall'unione delle nostre terre la risultante è che abbiamo la fortuna di vivere in una delle zone più avanzate d'Europa.

Se vogliamo lavorare a delle proposte concrete e utili per il territorio romagnolo proseguiamo nel percorso di riforma istituzionale creando la Provincia unica romagnola e chiedendo che possa avere medesime competenze e risorse della Città metropolitana di Bologna.
Costruiamo un Piano strategico romagnolo (come sarà possibile una volta approvata la nuova legge urbanistica) identificando, con il coinvolgimento anche delle organizzazioni sindacali e d'impresa, le priorità romagnole dal punto di vista economico ed infrastrutturale, e cercando di far convergere risorse su queste priorità.
Non perdiamo tempo, e risorse, su vecchi e facili slogan, ma riempiamoli con proposte utili e concrete che portino risorse ed opportunità vere al territorio romagnolo.

Una buona notizia per le associazioni di rievocazione storica, impegnate nella realizzazione di progetti di conservazione e restauro del patrimonio costumistico e delle attrezzature. La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità della Regione Emilia Romagna si è espressa infatti con parere favorevole al bando regionale per la concessione di contributi per l’anno 2017.

Un risultato importante per tutte le manifestazioni storiche della Regione mantenute attive grazie all’impegno di associazioni, volontari e appassionati che dedicano il loro tempo affinché la valorizzazione culturale del territorio possa passare anche attraverso le sue radici storiche. Il bando in questione sarà deliberato in Giunta e poi pubblicato la prossima settimana. Dopodiché, sarà possibile per le associazioni presentare domanda fino al 30 settembre per ottenere un contributo alla propria attività. 150mila euro l’importo messo a disposizione dalla Regione. Nel frattempo, la Commissione sta già lavorando al secondo bando dedicato alle manifestazioni, che verrà discusso nel 2018.

In allegato la delibera regionale, dove è possibile trovare, da pagina 5, le modalità di presentazione delle domande. Scadenza 30 settembre.

E' stato approvato oggi in Assemblea legislativa l'assestamento di bilancio 2017 della Regione, che da solo raggiunge il 10% del PIL regionale e che rappresenta una leva essenziale per lo sviluppo economico e sociale del territorio, con 18 mln di Euro per il sociale, 16 per imprese e occupazione e 10 per territorio e ambiente.

In allegato due infografiche relative al rendiconto e alla variazione di bilancio

Il Bando per le ProLoco: ecco i contributi della Regione Emilia-Romagna per le attività 2017.