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Risposte adeguate alle esigenze della popolazione e sostenibilità del sistema sanitario: due obiettivi che passano da un diverso modo di intendere la sanità non più solo come strumento di cura ma di prevenzione. E il passaggio, dall’una all’altra visione, è già ad un livello avanzato tanto che nei primi giorni di novembre verrà presentato il primo testo base del nuovo progetto di legge voluto dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, e passato attraverso un lavoro di due anni che ha coinvolto 14 consiglieri regionali di diversi gruppi politici. “Sarà un punto di riferimento per la sanità del futuro”, ha sottolineato in apertura di seduta il presidente Zoffoli. “Dovrà essere un testo incisivo- ha affermato Zoffoli- e plurisettoriale”.

Ed è proprio sulla multisettorialità che si è concentrata la presentazione odierna della bozza del progetto di legge tenuta da Giuseppe Boschini, consigliere del Partito democratico. “L’obiettivo sarà quello di coinvolgere tutti i settori- ha spiegato- creando un tavolo di coordinamento in cui portare i diversi programmi per verificarne la loro armonizzazione. Le politiche agricole, quelle sulla sicurezza sul lavoro, quelle alimentari, dell’istruzione, quelle riguardanti lo sviluppo psicofisico: tutte dovranno tenere in considerazione il mantenimento della salute pubblica”.

Il testo base sarà composto da tre parti: una, la prima, di carattere generale in cui verranno sanciti i principi generali e gli obiettivi prefissati, la seconda invece riguarderà proprio la plurisettorialità con il rafforzamento del ruolo della Commissione per via dell’aumento della capacità di indirizzo, infine la terza dedicata all’attuazione. “La programmazione sanitaria- ha specificato Boschini- deve farsi carico delle strategie di prevenzione e non solo di cura”.

Fonte: http://cronacabianca.eu/comunicato/la-sanita-del-futuro-passa-dalla-prevenzione-e-a-novembre-arriva-il-primo-disegno-di-legge-in-materia/ 

Introdotti 134 nuovi codici di esenzione, da inserire nel meccanismo, già funzionale, della rete ‘malattie rare’. Parere positivo della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, allo schema di delibera della Giunta relativo alla ridefinizione della rete regionale per le malattie rare: sì da Pd, Si, Misto-Mdp, astenuti Ln, M5s e Fdi-An.

Individuati i nuovi centri di riferimento regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare. Questi centri hanno il compito di certificare lo stato di patologia rara, il piano terapeutico e il relativo diritto dell’assistito a fruire delle prestazioni specialistiche appropriate per la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento della malattia in regime di esenzione dalla partecipazione alla spesa.

“Un atto importante- ha affermato Mirco Bagnari (Pd)– rivolto ai soggetti affetti da patologie rare”. Il consigliere ha poi chiesto una revisione triennale delle tabelle dei centri di riferimento in base agli aggiornamenti scientifici su questo tipo di malattie.

Il presidente Zoffoli ha ricordato che “l’attenzione su queste patologie è alta”.

Fonte: http://cronacabianca.eu/comunicato/sanita-malattie-rare-introdotti-134-nuovi-codici-di-esenzione-foto/

In merito all'applicazione della legge 119 del 2017 (cosiddetto “Decreto Vaccini”), sulla scorta di quanto previsto dalla Regione Emilia Romagna, l’Azienda Usl della Romagna sta attivando misure mirate ad andare incontro alle famiglie.

Per quanto riguarda i bambini in fascia d’età 3-6 anni (nati tra il 2012 e il 2014 compresi), e cioè che possono frequentare la scuola materna, l’Azienda ha provveduto, entro il termine del 2 settembre scorso, ad inviare a tutti i nuclei famigliari una lettera contenente la documentazione necessaria per perfezionare l’iscrizione all’asilo nido o alla scuola materna.

Le famiglie dei bimbi che hanno effettuato tutte le vaccinazioni previste dalla norma per il loro anno di nascita, hanno ricevuto un’attestazione in questo senso.

Le famiglie con bimbi non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, hanno invece ricevuto un invito, con data orario e luogo, per effettuare le vaccinazioni mancanti o comunque avere un colloquio con personale qualificato se ritenuto utile, nonché, ovviamente, i riferimenti in caso di necessità di contatto col servizio vaccinale.

L’attestazione di adempienza e l’invito per la vaccinazione, rappresentano la documentazione necessaria che si può presentare alle scuole per l’iscrizione. Le famiglie con figli in questa fascia d’età non hanno dunque al momento nessun obbligo di autocertificazione, né hanno la necessità di attivarsi per prendere un appuntamento.

In tutta la Romagna sono state inviate complessivamente 24.090 attestazioni di idoneità vaccinale e 3.878 lettere alle famiglie dei bimbi non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, contenenti cioè altrettanti appuntamenti.

Rispetto agli ambiti territoriali i dati sono i seguenti:

Forlì: 4.185 attestazioni di idoneità e 593 lettere di invito

Cesena: 4.528 attestazioni di idoneità e 736 lettere di invito

Ravenna: 8.591 attestazioni di idoneità e 844 lettere di invito

Rimini: 6.786 attestazioni di idoneità e 1.705 lettere di invito

Per le famiglie con figli nati negli anni tra il 2015 e il 2017 (compresi) e quindi in età da asilo nido, l’Azienda ha acquisito dai gestori delle strutture dei vari territori gli elenchi nominativi dei bimbi frequentanti e ha provveduto a verificarne lo stato vaccinale, restituendo ai gestori stessi le informazioni relative ai bambini in regola, le cui famiglie dunque non avranno alcun adempimento; le famiglie i cui figli iscritti ai nidi fossero risultati non vaccinati o con cicli vaccinali incompleti rispetto all’età, riceveranno a loro volta la lettera di invito con appuntamento, con la quale potranno iscriversi.

Invece, per le famiglie con figli nati negli anni tra il 2001 e il 2011 compresi, che cioè frequentano o devono frequentare la scuola dell’obbligo, vi sono tempi più lunghi, in quanto la normativa concede finno al 31 ottobre per presentare alla scuola la documentazione necessaria per regolarizzare la propria posizione e fino al primo marzo 2018 per effettuare la vaccinazione per gli inadempienti. E sono al vaglio le misure, che saranno comunicate in tempo utile, per procedere in questo senso cercando anche in questo caso di minimizzare i disagi per le famiglie.

Si ricorda infine che i servizi vaccinali sono stati adeguatamente rafforzati per attivare ambulatori ad hoc finalizzati al “recupero” dei bambini e adolescenti non vaccinati o solo parzialmente vaccinati.

L'Ausl della Romagna precisa che non si sta "smantellando" il servizio di distribuzione diretta dei farmaci presso la Casa della Salute di Forlimpopoli , ma è in corso una riorganizzazione che prevede, per alcuni assistiti, di poter ritirare i farmaci anche presso le farmacie convenzionate.

Questa modalità interessa soprattutto alcune categorie di medicinali che, secondo l'accordo regionale della “distribuzione per conto” riguardante tutto il territorio della regione (e non solo ambito di Forlì- Cesena, come affermato da alcuni) prevede di erogare gli stessi medicinali della distribuzione diretta in confezione ospedaliera attraverso le farmacie del territorio.

Per richiedere ulteriori informazioni in merito, gli assistiti potranno rivolgersi al servizio di distribuzione diretta farmaci e/o ai propri medici di medicina generale presso la Casa della Salute di Forlimpopoli.

Ci preme, infine, ribadire che la distribuzione diretta dei farmaci ai pazienti dimessi dall’ospedale per i primi trenta giorni di terapia è rimasta assolutamente inalterata e continua ad essere un servizio al paziente per assicurare la continuità della cura dall’ospedale al territorio.