Da quando mi
occupo di Politica ho sempre sentito ripetere dall’opposizione: “Abbiamo una
Sanità d’eccellenza e la maggioranza che governa la sta rovinando”. Se dopo
tanti anni dicono ancora così, è evidente che non l’abbiamo ancora rovinata,
anzi! La migliore dimostrazione di questo è che oggi, i Romagnoli che hanno
problemi sanitari, anche importanti, si curano in ospedali della Romagna,
mentre notevole è l’immigrazione sanitaria da altre Regioni. Vorrei ricordare,
inoltre, che negli ultimi anni i bisogni dei cittadini sono aumentati in maniera notevole,
ma le risorse non crescono a sufficienza per coprire questi bisogni, soprattutto a causa dei sempre crescenti tagli agli investimenti del Governo nazionale!
La nostra Sanità può
permettersi di mantenere i servizi e fare tante assunzioni, stabilizzazioni e
investimenti perché, facendo la Asl Unica di Romagna, sono stati tagliati tanti
costi amministrativi e si sta efficientando il sistema!
Certo, organizzare
una unica Asl di oltre 1.100.000 abitanti, in un momento di così grandi
trasformazioni in sanità e continuando a dare prestazioni ad alto livello senza
fermare la gestione, non è facile! Sicuramente ci sono ancora settori da registrare meglio, ma abbiamo la possibilità, non solo di stabilizzarci al meglio, ma
di rilanciare in ogni settore, guardando, con ottimismo, a un futuro anche
lontano!
Qualche numero
sull’Ospedale di Forlì, per spiegare meglio i concetti:
PERSONALE: in 5 anni, nell’Ospedale di Forlì, siamo passati da 2511
Dipendenti a Tempo indeterminato a 2652 con un aumento di 141 unità e sono
stati Assunti, in sostituzione di pensionamenti o trasferimenti 14 nuovi
Primari. Personale dipendente assunto a tempo indeterminato e formato
adeguatamente, in ogni settore dove serve, fa la differenza per la qualità
della Sanità! Io ho fortemente combattuto e continuerò a farlo perché continui
ad essere una linea guida fondamentale per le politiche sanitarie Regionali e
Territoriali. Io credo che, in questi ultimi anni, questa politica sia stata
portata avanti con determinazione dalla Direzione Generale dell’Asl Romagna.
INVESTIMENTI IN STRUTTURE: Padiglione Vallisneri 5.400.000, Padiglione
Allende 200.000, Padiglione Valsalva 350.000, Padiglione Morgagni -Pronto
Soccorso 1.090.000, Padiglione Morgagni Area Materno Infantile 2.900.000,
Blocco Operatorio 1.000.000, Fabbricato 118
600.000, Parcheggio 420.000 per un totale di 11.960.000 euro. È stata
finanziata e progettata, inoltre, la nuova Casa della Salute di Forlì per un
importo di 11.000.000 di euro.
INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE: Gli investimenti relativi all’Ospedale di
Forlì per le apparecchiature tecnologiche sono 5.800.000 euro.
Credo che la nostra ASL e i nostri Ospedali
devono tendere ad una governance Aziendale che abbia ben chiaro il concetto di
“Rete”, di integrazione, di qualità diffusa che permetta di operare con le
migliori strutture e tecnologie possibili, con Professionisti di valore
assoluto, motivati e stabilizzati, che sia in grado di predisporre luoghi di
formazione, ricerca e sperimentazione, in sinergia anche con l’Università, per creare
e diffondere saperi e buone pratiche.
In questi 5 anni nell’Area Forlivese è
cresciuta moltissimo la possibilità di curare e guarire i Tumori. L’IRST di
Meldola, che è diventato un punto di riferimento Regionale e Nazionale per
l’Oncologia e l’ASL della Romagna con tutte le altre specialistiche
indispensabili per la cura dei Tumori, hanno predisposto un Progetto di Rete
Oncologica Romagnola, irreversibile, che sarà formalizzata e completata a breve
e che permetterà, entro pochi anni, la guarigione completa di questa terribile
malattia. Il Progetto prevede, anche in collaborazione con l’Università,
la messa in rete di tutti i servizi per affrontare il problema Tumore: prevenzione,
screening per le diagnosi precoci, presa in carico dei malati per determinare
il tipo di tumore e la cura necessaria per affrontarlo, interventi chirurgici,
se necessari, predisposizione e uso di famaci e di terapie adeguate
(chemioterapia, radioterapia, ecc), controlli periodici, riabilitazione,
supporto psicologico ai malati e ai loro familiari e cure Palliative dell’Hospice.
Di straordinaria importanza, per raggiungere i risultati che stiamo ottenendo,
sono la Ricerca e la Sperimentazione, che ci permettono di dialogare e
collaborare con i migliori centri del mondo, di ottenere risultati che di
giorno in giorno migliorano gli strumenti per affrontare la malattia e di
accedere a finanziamenti importanti sia a livello nazionale che europeo. Il
progetto della Rete Oncologica Romagnola prevede chi fa che cosa, dove si fa e
con quali risorse. Come tutti noi possiamo immaginare completare il Progetto e
realizzarlo non è facile, ma tutti dobbiamo, ognuno per quello che è il proprio
ruolo, Politico, Tecnico, Professionale o di Cittadini impegnati in
Associazioni di Volontariato, metterci a disposizione per realizzalo nel
migliore dei modi, senza campanilismi o speculazioni politiche!
Il numero dei
residenti della Romagna, inoltre, è sufficientemente alto per progettare e
realizzare altre grandi Reti in grado di affrontare, nel modo migliore, anche
tante altre malattie. È arrivato il momento, ad esempio, di affrontare, con una
programmazione di rete, i problemi cardiologici. La Rete Cardiologica è matura
per essere progettata e realizzata con il contributo di tutti. Stesso
ragionamento per la rete dello Stroke, perché una presa in carico tempestiva ed
efficace del paziente con ictus può determinare la sua sopravvivenza e la sua
qualità di vita dopo l’evento acuto. Il
Piano di Riordino Ospedaliero, approvato all’Unanimità dalla Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria, è la “stella polare” per queste Politiche
sanitarie con la P maiuscola.
Uno dei grandi Problemi della Sanità di
oggi, è la mancanza di Professionisti, ragion per cui c’è bisogno di più risorse e un ampliamento della presenza
universitaria nei percorsi formativi. In tale prospettiva la Romagna, con la
sua rete ospedaliera in primo luogo, rappresenta una grande risorsa ed
opportunità. Ben venga, quindi, un tavolo di confronto fra Regione, Università,
Conferenza Sanitaria ed Azienda per valutare percorsi e risorse disponibili, e
Forlì, sede qualificata e autorevole, può dare certamente il suo contributo.
In questi
ultimi 5 anni, in situazioni molto difficili come quelle attuali, si è fatto e
si sta facendo, con l’impegno di tutti, un buon lavoro e le prossime
Amministrazioni dovranno:
- Continuare ad investire nelle assunzioni e nella
formazione di personale di ruolo e nell’efficientamento del sistema che sia in grado
anche di ridurre le liste d’attesa della Specialistica, della Diagnostica e
della Chirurgia, anche di quella non urgente;
- Completare le ristrutturazioni e la
organizzazione dei Pronto Soccorso perché sappiano dare, oltre a risposte
sanitarie adeguate, anche tempi e sistemazioni accettabili (Per l’Ospedale di
Forlì, il completamento dei lavori strutturali, la nuova logistica, la nuova
organizzazione e le nuove indicazioni e risorse Regionali, dovrebbero, a breve,
risolvere le criticità che attualmente sono innegabili);
- Completare la progettazione e la realizzazione
delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità indispensabili per supportare
la medicina Territoriale complementare a quella ospedaliera (a breve dovrebbero
iniziare i lavori per la costruzione della Casa della Salute di Forlì);
- Completare la formazione di tutto il Personale
dipendente che svolge funzioni di Front office, perché sappia rapportarsi
correttamente ai Cittadini che a loro si rivolgono e che spesso sono in
particolari situazioni di criticità;
- Continuare a valorizzare la Rete di
Volontariato, di cui è ricchissimo il nostro Territorio, per poter aumentare,
con il suo aiuto, la quantità e la qualità delle risposte che possiamo dare.