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Lo screening neonatale “è una delle eccellenze sanitarie in Emilia-Romagna”. Tanto che dal 2010 il panel delle patologie prese in esame sui bambini appena nati sono diventate 23, contro le tre obbligatorie a livello nazionale. 

Questo emerge dall’informativa in commissione Politiche per la salute. Lo screening è attivo dal 1978 sull’ipotiroidismo congenito, poi esteso a fibrosi cistica, sindrome adrenogenitale congenita e galattosemia. 

Nel 2008 è stato costituito un gruppo di lavoro per l’estensione dello screening finché, nel 2010, appunto, le patologie prese in esame sui neonati sono diventate 23.

Qui tutti i dati: screening neonatale

La richiesta arriva attraverso una risoluzione, firmata da diciassette consiglieri del Partito democratico e di cui io sono sono Primo firmatario, approvata in commissione Politiche per la salute. 

È la commissione Politiche per la salute e politiche sociali a chiedere, con l’approvazione di una risoluzione, l’intervento dell’esecutivo regionale al fine di sollecitare il governo nazionale a ripristinare il precedente regime fiscale per gli enti no profit.

Pur rilevando che Conte e Di Maio hanno ammesso l’errore, non possiamo abbassare la guardia perché sono state tante le promesse fatte e non mantenute. Occorre alzare il livello della pressione nei confronti del governo per tornare indietro da questa scellerata scelta. L’impegno dell’esecutivo nazionale a modificare la norma alla prima occasione utile è già stato disatteso, in quanto la priorità è stata data al salvataggio della banca Carige.

Parere positivo dell’Assemblea legislativa all’avvio del percorso di riconoscimento in Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) per il polo dei trattamenti medico-chirurgici e tecniche interventiste multispecialistiche di alta complessità del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e per l’ospedale privato ravennate Santa Maria Cecilia di Cotignola relativamente alle discipline cardiovascolari. L’Irccs ha funzioni di alta qualificazione sulle attività assistenziali di ricerca e di formazione, partecipando al sistema della ricerca nazionale e internazionale.

L’Assemblea ha il compito di verificare la coerenza dei due progetti con la programmazione regionale, sarà invece il ministero a valutare la rispondenza dei requisiti delle due strutture, dopo il parere dell’esecutivo regionale. 

Per andare avanti, il progetto di Cotignola deve essere collegato alla programmazione regionale e a quella dell’Ausl Romagna, deve sostenere l’impiego di figure professionali adeguate che favoriscano, relativamente alla ricerca, una ricaduta positiva per l’intero sistema sanitario regionale e non deve sottrarre risorse al pubblico. In Emilia-Romagna, arriveranno più fondi per la ricerca.

Oltre 2 milioni 250mila euro per il territorio forlivese grazie alla legge sull’urbanistica

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato la graduatoria del bando dedicato a progetti di rigenerazione urbana grazie al quale sono finanziati 37 interventi in tutto il territorio regionale.

Nel territorio forlivese sono ben tre i progetti che hanno ottenuto un finanziamento. A Bertinoro sono destinati 999.000 euro per le vie dell’Ospitalità, a Forlì 1.257.000 euro per il progetto Rigenerazione, sostenibilità e innovazione e a Forlimpopoli 704.000 euro per L’asse della qualità e del gusto.

Questi finanziamenti si inseriscono nel solco della nuova disciplina regionale sull’urbanistica, la legge quadro che abbiamo approvato a fine 2017 per porre un limite al consumo di suolo e puntare alla rigenerazione degli spazi urbani. I finanziamenti saranno effettivamente erogati agli enti locali se appalteranno i lavori entro il 31 dicembre 2019. Uno stimolo quindi ad agire in fretta per garantire risultati tempestivi, sostenere l’economia del territorio e soprattutto migliorare la qualità e l’attrattività dei centri abitati.

La riqualificazione dell’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì è stata al centro della seduta odierna della Commissione Territorio in Regione Emilia-Romagna. «A gennaio partiranno i lavori di riqualificazione – confermano i consiglieri regionali forlivesi Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli –, attraverso i quali l’aeroporto diventerà un punto nodale nell’ottica del sistema integrato di trasporti e infrastrutture regionale».

In commissione era presente anche l’imprenditore Giuseppe Silvestrini, presidente della società F.A., che si è aggiudicata la concessione del “Ridolfi”.

«Ad oggi è previsto l’avvio dei lavori grazie ad investimenti messi in campo da una rete di imprenditori con l’obiettivo, come da business plan, di dare risposte alle esigenze degli utenti – spiegano –. Potenziare l’indotto sui territori e valorizzare il ruolo del sistema locale e dell’alta formazione legata ad ambiti aeronautici sono alcuni degli obiettivi che ruotano attorno a questa importante opera di riqualificazione. Come ha confermato anche l’assessore alle infrastrutture Raffaele Donini, la Regione Emilia-Romagna continuerà a sostenere, come fatto fino ad ora, lo sviluppo dell’aeroporto che deve essere reinserito nel piano nazionale di aeroporti e che saprà, anche in un‘ottica di prospettiva, diventare un centro di eccellenza regionale».