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In una udienza conoscitiva della Commissione IV che si è svolta questa mattina, si è discusso con numerosi attori dei territori del PDL Promozione della Salute e Prevenzione.

L’obiettivo è garantire più anni di qualità (speranza di vita in buona salute) ai nostri concittadini, attraverso un metodo di programmazione regionale, un sistema organizzato che attui in logica di rete gli interventi, le azioni e i progetti territoriali”. Sono questi i punti cardini della proposta di legge regionale sulla promozione della salute e sulla prevenzione.

Una legge bipartisan su tematiche per noi fondamentali. Contiamo di concludere l’iter approvativo, con il voto in Assemblea legislativa, prima della fine dell’anno, in modo da assicurarne l’entrata in vigore del provvedimento già a gennaio 2019.

La legge si rivolge principalmente alle persone sane: un provvedimento per incrementare le iniziative di prevenzione primaria, a fianco di quelle già molto sviluppate di prevenzione secondaria e terziaria. Ciò significa il sostegno a strategie quali ad esempio la promozione del movimento, il contrasto all’obesità infantile e alle cyberdipendenze, il sostegno all’educazione alimentare (in particolare nei progetti scolastici) e la lotta al consumo di alcol e droghe, oltre al potenziamento della cultura della prevenzione nei confronti dei bambini. Altri articoli della norma sono dedicati a tematiche specifiche come la prevenzione del diabete e delle patologie oncologiche. Verrà istituito un apposito osservatorio permanente per l’analisi economica e progettuale delle politiche di prevenzione.

Per dare attuazione alle finalità della legge è in previsione uno stanziamento aggiuntivo, da 3,5 milioni di euro all’anno per il triennio 2019-2021, sul fondo sanitario regionale.

La legge ha ottenuto il sostegno dei diversi soggetti del territorio.

L’ok è arrivato dal Comune di Bologna, il cui assessore alla Sanità e al welfare, Giuliano Barigazzi, ha sottolineato come “la salute debba diventare punto di riferimento in tutte le nostre politiche”, oltre a ribadire “l’importanza di fare rete”. Anche l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Faenza, Claudia Gatta, ha parlato di “lavoro importante che è stato portato avanti” dalla commissione.

Per Giuliano Carrozzi dell’Ausl di Modena “è positivo il tentativo di portare la salute in tutte le politiche”. L’obiettivo, ha evidenziato, “è guadagnare salute, compito non solo della sanità”. Giudizio favorevole anche da Gabriele Guardigli dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara “per il lavoro della commissione e per la proposta di legge”. Per attuare un progetto sulla prevenzione – ha sottolineato – “ci vuole ampia integrazione”.

Maurizia Martinelli della Cisl Emilia-Romagna ha rilevato che “uno dei determinanti più importanti della salute è il lavoro”. Condividiamo, ha poi aggiunto, “la filosofia e i contenuti di questa norma”. Apprezzamenti alla legge sono arrivati anche da Luciano Natali della S2A di Cesena (società di aziende che operano nel settore agroalimentare e dei servizi energetici e ambientali), che ha parlato di “grande passo avanti”. Emilio Franzoni della Fanep, onlus che offre sostegno e cure di altissima qualità a minori affetti da patologie neuropsichiatriche, ha ribadito l’importanza di fare rete. Per Franco Brizzi dell’Associazione nazionale trapiantati di rene “i risultati stanno arrivando”. Anche lui ha ribadito la necessità di fare rete. Positivo anche il giudizio di Fabrizio Ghidini di Federconsumatori Emilia-Romagna: “la sfida che abbiamo di fronte- ha sottolineato- è quella di raggiungere le persone che stanno ai margini”. Rita Scalambra della Uisp Emilia-Romagna ha parlato di “lavoro apprezzabile”. Importante, ha aggiunto, “considerare primaria l’attività motoria e quindi lo sport”. Anche Massimo Melega di Federmanager ha rilevato l’importanza di approvare una legge sulla prevenzione, chiedendo anche di inserire nel testo un riferimento “alla corretta gestione del tempo, comprese le ore di sonno”.

Stamattina in Commissione Sanità abbiamo approvato il testo del progetto di legge in materia di “Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria” di cui io sono Primo Firmatario.

Si tratta di un Pdl alla cui stesura hanno partecipato Consiglieri di tutti gli schieramenti politici ed è stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari.

Il progetto di legge affronta per la prima volta in Italia il tema della prevenzione nel campo della salute e del benessere.

Il percorso proseguirà con le udienze conoscitive che coinvolgeranno realtà istituzionali, associative e sociali fino all’approdo in Assemblea legislativa per l’approvazione finale.

Qui potete trovare il testo del Pdl: Bur Regione Emilia-Romagna

----- IL COMUNICATO STAMPA -----
In Regione una legge sulla promozione della salute
Boschini e Zoffoli: “Un Pdl che prevede lo stanziamento annuale di 3,5 milioni di euro in più per le politiche di prevenzione”

Al via l’iter del progetto di legge in materia di "Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria". È stato infatti presentato questa mattina in Commissione IV Politiche per la salute e sociali il percorso del Pdl a firma dei consiglieri dem Zoffoli, Boschini, Calvano, Paruolo, Poli, Soncini, Cardinali, Molinari, Ravaioli, Pruccoli, Sabattini, Iotti, Bagnari, Rontini, Mumolo, Serri, Benati, Campedelli, Rossi, Tarasconi, Caliandro e Montalti. La commissione ha nominato relatore di maggioranza Giuseppe Boschini che ha sottolineato: «il progetto di legge focalizza il tema della prevenzione nel campo della salute e del benessere. Si tratta della prima legge regionale o nazionale che in Italia affronta organicamente questo tema».
Un tema di grande rilievo per la qualità della vita dei cittadini, ma anche per la comunità. «Da tempo la medicina ci indica che stili di vita sani costituiscono fattori essenziali non solo per vivere più a lungo, ma soprattutto per vivere in buona salute per più tempo – spiega il primo firmatario Paolo Zoffoli –. Quindi adottare una “prevenzione primaria” verso chi ancora non presenta sintomi o malattie, e affiancarla alle politiche di screening da tempo adottate nella nostra regione significherebbe anche liberare risorse importanti del Servizio sanitario nazionale».
Questo, in sintesi, l’obiettivo della legge. «La legge introduce anche un glossario condiviso per gli operatori – spiegano all’unisono i dem –. Istituisce il “Sistema regionale per la promozione della salute e la prevenzione”, che potremmo definire come una sorta di innovativo “welfare della prevenzione” cui sono chiamati a contribuire i soggetti più diversi, pubblici e privati, dagli enti locali, all’associazionismo, al mondo della scuola, del lavoro, dello sport, del tempo libero, creando una “Rete regionale” da impegnare nella promozione di progetti di prevenzione per le comunità locali. La Regione, in base al disegno di legge, andrà a definire una “Strategia regionale per la promozione della salute e la prevenzione” (SRP) continuando a emettere, come già oggi, un “Piano Regionale della Prevenzione” (PRP), con carattere operativo».
Vari articoli della legge sono dedicati alla valorizzazione del ruolo di diversi ambienti ai fini della prevenzione: non solo quello medico sanitario, ma quello scolastico, del lavoro o dello sport. Altri articoli sono dedicati a tematiche specifiche, come la prevenzione delle conseguenze delle malattie del sistema cardiovascolare, del diabete o delle dipendenze, con attenzione specifica alle azioni rivolte alla comunicazione sociale e alla formazione diffusa della popolazione.
«Per l’attuazione di queste politiche, anche attraverso contributi ai mondi e alle associazioni coinvolte per l’attuazione dei progetti, la legge prevede lo stanziamento annuale di 3,5 milioni di euro, aggiuntivi rispetto alle risorse già impegnate dalla Regione per le politiche di prevenzione – concludono i consiglieri –. Il percorso della legge ora proseguirà in commissione, a partire dall’udienza conoscitiva che vedrà invitate e coinvolte decine di realtà istituzionali, associative, sociali per esprimere un definitivo parere sulla legge, a partire da lunedì 5 novembre in poi».

Sì in sede consultiva al Piano regionale pluriennale per l’adolescenza dalla commissione Politiche per la salute. Hanno dato parere favorevole Partito democratico e Sinistra Italiana, si sono astenuti Movimento 5 stelle e Lega Nord. 

Il piano per il triennio 2018-2020 si sviluppa in diversi ambiti – dalla scuola allo sport – e tocca fenomeni come bullismo, cyberbullismo e dipendenze, coinvolgendo diversi attori sociali: genitori, insegnanti, educatori sportivi. I tre filoni centrali sono quelli del dialogo, della cittadinanza attiva e della cura attraverso i quali si sviluppano poi le varie azioni della Giunta raccolte in dieci schede. L’ascolto a scuola con l’attivazione di sportelli individuali e di gruppo, il sostegno al tempo extrascolastico, la promozione dello sport, le opportunità, la promozione della creatività sono solo alcuni degli interventi contemplati. Tutti gli interventi sono interconnessi fra loro in una cornice “armonica” come spiegano i tecnici della Giunta, e collegati ad altri piani regionali come, ad esempio, quello socio-sanitario. Nel piano viene anche tracciato “un profilo di adolescente da declinare al singolo distretto (città, comunità montana, periferia…) in modo che ogni territorio possa utilizzare gli strumenti più adatti al contesto.

Da Cronacabianca

Oggi in Commissione IV: Politiche per la salute e Politiche sociali si è svolta un'informativa dell’Assessorato Politiche per la salute sulle linee d’indirizzo per i regolamenti locali sulle Case Famiglia. 

Li trovate scaricabili a questo link: http://www.assemblea.emr.it/attivita/attivita-dalle-commissioni/commissione-iv/informative-e-audizioni-svolte-dalla-commissione-iv-x-legislatura

Feste medievali, spettacoli in costume, ricostruzioni di battaglie: un vero e proprio tuffo nel passato che la Regione ha deciso di sostenere con circa 300mila euro per far conoscere tradizioni e fatti che affondano nella storia delle comunità locali.

A tanto ammontano i contributi assegnati nel 2018 dalla Giunta regionale a 13 associazioni e enti locali per potenziare le manifestazioni storiche dell’Emilia-Romagna che ogni anno vedono la partecipazione di migliaia di persone.

Obiettivo del bando regionale è infatti valorizzare questi eventi dal punto di vista storico e sociale e sostenere la loro organizzazione come strumenti di promozione e sviluppo del territorio. Tra i diversi criteri di assegnazione dei contributi, la capacità di attrazione turistica e il coinvolgimento dei giovani come protagonisti delle manifestazioni e della loro organizzazione.

Sono manifestazioni che tengono viva la memoria e le tradizioni di una terra ricca di storia e contribuiscono a rinforzare un turismo culturale di qualità. Per questo a un anno dall’approvazione della legge regionale sulle rievocazioni storiche abbiamo raddoppiato le risorse a disposizione di associazioni e enti locali e già oggi alcuni eventi, come il palio di Ferrara o quelli del Niballo e del Daino in Romagna, registrano numeri sempre più interessanti dal punto di vista delle presenze turistiche. Queste manifestazioni siano un’occasione molto importante, in particolare per i centri più piccoli, per farsi conoscere, diventare più attrattivi e ampliare l’offerta per i turisti che vengono in Emilia-Romagna da tutto il mondo.

Nella provincia di Forlì-Cesena all’Ente Palio di Santa Reparata e della Romagna Toscana a Castrocaro Terme sono andati 15.745 euro per realizzare il Palio locale, che ricorda l'insediamento del Commissario granducale di Firenze nel 1579, invece 9.600 euro sono il contributo regionale all’associazione polisportiva Rocca delle Caminate di Predappio per l’organizzazione di “Falchi ed archi” che ricorda la battaglia svolta nel 1494 con gare di tiro con l'arco e spettacoli di falconeria.