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Per meglio capire la mole di lavoro fatto in questi anni anche sugli investimenti e sul Personale allego, come esempio, quello che è accaduto all’Ospedale di Forlì.

ACQUISTI TECNOLOGIE BIOMEDICHE

Negli ultimi anni dal 2016 ad oggi, sono state ordinate tecnologie per oltre 4.200.000 euro tra cui si elencano alcune principali:

TAC 128 strati, Aggiornamento Robot chirurgico, Numerosi ecografi, Lampade a fessura, Laser olmio, Letti parto, Letti elettrici da degenza, Telecamere e sistemi acquisizione immagini, Workstation di refertazione, Sistemi ed apparecchi per anestesia, Tavolo radiologico stereotassico per senologia, Telecomandato radiologico, Sistemi di monitoraggio e defibrillatori, Ottiche e sistemi per chirurgia, Laser CO2, Sistema prove sforzo.

Acquisti previsti entro il 2018/2019 per Forlì (complessivi indicativi 1.205.000):

Angiografo digitale, Mammografo digitale, Angio OCT Oculistica, Topografo corneale oculistica, Attrezzature audiometria e vestibologia, Biometro ed OCT.

Acquisto previsto ai primi del 2019 (indicativamente 1.800.000):

Risonanza magnetica e Ammodernamento Centrale di sterilizzazione

LAVORI INFRASTRUTTURALI

Lavori fatti negli ultimi anni o in esecuzione all’Ospedale Morgagni:

1 E’ iniziata l’opera di risistemazione e rimodulazione funzionale del Pronto Soccorso con, inoltre, la relativa dotazione di parcheggi che sta risolvendo una situazione che era oggettivamente difficile.

2 Sono stati realizzati importanti lavori per il dipartimento materno infantile.

3 Sono state realizzate e sono in esecuzione importanti opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno riguardato varie aree dell’ospedale.

4 Lavori in esecuzione o previsti a breve all’Ospedale Morgagni

5 Realizzazione di 2 nuove Sale operatorie al Vallisneri (in esecuzione)

6 Riorganizzazione e ammodernamento delle Sale operatorie esistenti (questa estate)

7 Realizzazione di 2 nuovi posti letto di Rianimazione (entro fine agosto)

8 Realizzazione dei lavori al V Piano dell’Ospedale Morgagni per il nuovo reparto di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria (in esecuzione, termine lavori primavera 2019)

9 Realizzazione della CASA DELLA SALUTE DI Forlì. È pronto il Progetto di fattibilità, per realizzare l’Opera il finanziamento è già a bilancio, a breve inizieranno le procedure per esperire la gara.

CONCORSI E ASSUNZIONI

Selezioni per Primari fatte o già calendarizzate:

Chirurgia, dott. Giorgio ERCOLANI

Medicina trasfusionale, dott.ssa Vanessa AGOSTINI

Cure Primarie, dott. Riccardo VALIERO

Chirurgia Senologica, dottoressa Annalisa CURCIO

Ortopedia, dott. Roberto CASADEI

Oculistica, dott. Giacomo COSTA

Direttore di Distretto (già fatta il 6/06, manca il passaggio in Comitato di Distretto che dovrebbe avvenire entro fine mese)

Gastroenterologia sarà confermata dal 21/06/18

Concorsi (previsti entro la fine dell’anno)

Medicina interna

Geriatria

Ostetricia e Ginecologia

Urologia

Relativamente a Chirurgia Toracica è prevista una Convenzione con l’Università di Bologna per l’arrivo, come Primario, di un Professore Universitario

POLITICA DEL PERSONALE

Dal 2015 ad oggi, per l’ambito di Forlì sono stati assunti, già al netto del turnover, 104 professionisti e operatori. Ne sono stati, inoltre, stabilizzati 215.

Per quello che riguarda l’attribuzione di Incarichi dirigenziali alla dirigenza medica e veterinaria coi sindacati a febbraio è stato raggiunto un accordo per la determinazione delle linee guida, che permetterà, fra giugno e dicembre, di procedere all'assegnazione, secondo quanto previsto dallo specifico regolamento aziendale, (anch'esso di recente approvazione) per la nomina delle nuove Unità Operative Semplici (UOS), le Alte Specialità e altri Incarichi: Qualificati, Professionali di tipo 2) e Professionali di tipo 1).

L’Assemblea legislativa approva la richiesta di modifica, presentata da Paolo Zoffoli del Partito democratico, alla norma regionale sul gioco d’azzardo: provvedimento per stabilire l’entità delle sanzioni ai trasgressori che non rispettano la distanza dei 500 metri dai luoghi sensibili e per assicurare lo svolgimento dell’attività all’interno degli ippodromi (in particolare per la struttura di Cesena). Sì da Pd, Ln, Fi, Fdi, M5s, Si e Misto-Mdp, voto d’astensione invece dal Misto-Mns.

Nel caso di inosservanza del divieto di sospensione dell’attività, se l’esercizio ad esempio non rispetta la distanza dei 500 metri da luoghi sensibili (come le scuole), ha spiegato lo stesso Zoffoli, “è prevista una sanzione da 5mila a 9mila euro”. Nei casi, invece, di inosservanza del divieto di nuova installazione di apparecchi, ha aggiunto, “si applica una sanzione pari a 9mila euro (per ogni apparecchio) e il suo blocco tramite sigilli, e qualora la violazione venga reiterata si procede con la sospensione temporanea dell’attività, da 10 a 60 giorni”. Inoltre, con l’approvazione di questo progetto di legge, ha evidenziato il consigliere, “non verrà più applicato il divieto di esercizio di attività a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili agli sportelli e ai picchetti degli allibratori negli ippodromi, limitatamente alle scommesse nelle giornate in cui si svolge il programma di corse”.

Cronacabianca.eu

1.031 pazienti trattati, in maggioranza (63%) donne, con una durata media del trattamento di quattro mesi. 4.000 prescrizioni mediche effettuate, prevalentemente per ridurre il dolore neuropatico cronico di intensità elevata (65%) e trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla con spasticità (15,4%), in caso di resistenza alle terapie convenzionali.

Sono i dati sull’uso dei farmaci cannabinoidi in Emilia-Romagna in 20 mesi: dall’1 settembre 2016, quando è stato avviato il percorso prescrittivo della cannabis in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, al 19 aprile 2018. Numeri illustrati oggi in Commissione sanità, aperta ad associazioni di pazienti, medici prescrittori e farmacisti erogatori dei prodotti.

Un monitoraggio utile e prezioso, che ci offre un riscontro puntuale del numero dei pazienti trattati e della patologia per la quale vengono curati. Ed è unicamente grazie al nostro sistema informatizzato se oggi riusciamo ad avere il quadro preciso sull’uso della cannabis a scopo terapeutico in Emilia-Romagna. Si tratta di un tema rispetto al quale la nostra attenzione è sempre stata elevata, tant’è che nel 2014, in un momento in cui a livello nazionale non erano ancora presenti indicazioni specifiche, abbiamo adottato una legge regionale per dare la possibilità ai medici di utilizzare la cannabis come opzione terapeutica. In questi anni possiamo dire che l’offerta terapeutica ha funzionato, a parte qualche difficoltà di approvvigionamento, tra fine 2017 e inizio 2018, dovuta principalmente all’afflusso di pazienti da altre regioni presso le farmacie del nostro territorio e al superamento delle quote di prodotto importato dall’estero.

I dati, in sintesi
Le prescrizioni a carico del Servizio sanitario regionale sono state rilasciate in modo informatizzato attraverso la piattaforma Sole - lo strumento a disposizione dei medici convenzionati, dipendenti del Sistema sanitario regionale e liberi professionisti, per la prescrizione ai cittadini residenti o domiciliati in regione - ed è quindi stato possibile effettuare il monitoraggio raccogliendo dati anonimi.
La piattaforma ha permesso di tracciare nel dettaglio la tipologia delle persone trattate e gli usi clinici della cannabis: dei 1.031 pazienti complessivi, 650 sono donne e 381 uomini. La maggior parte (691) ha un’età compresa tra i 19 e i 65 anni; 335 pazienti hanno più di 65 anni e solo 5 ne hanno meno di 19. In alcuni casi la prescrizione riguarda più di una patologia.
I preparati sono stati utilizzati principalmente per il trattamento del dolore neuropatico cronico di intensità elevataresistente a trattamenti convenzionali (65% del totale); la riduzione del dolore in pazienti affetti da sclerosi multipla, associato a spasticità, resistente alle terapie convenzionali (15%); tra gli altri impieghi, ma in percentuale molto più contenuta, per contrastare il dolore non neuropatico cronico in pazienti con resistenza a trattamenti convenzionali (5%).

I dati per Azienda sanitaria
Questo il numero di pazienti trattati, per Azienda sanitaria locale di residenza (la numerosità dei soggetti in terapia è correlata alla dimensione dell’area territoriale):
Piacenza: 31 pazienti; Parma: 90; Reggio Emilia: 164; Modena: 161; Bologna: 160: Imola: 19; Ferrara: 88; Romagna: 313 (totale 1.031, compresi 5 pazienti per i quali non era dichiarata la Ausl di residenza).
Le farmacie convenzionate che ad oggi hanno deciso di allestire ed erogare preparazioni magistrali di cannabis sono state complessivamente 31, così distribuite nel territorio: Romagna 12, Modena 5, Bologna 4, Imola e Parma 3, Reggio Emilia e Ferrara 2.
La presenza sul territorio regionale di numerose farmacie convenzionate ha determinato un largo afflusso di pazienti provenienti da tutta Italia. Più della metà del consumo complessivo, infatti, riguarda la cura di pazienti non residenti. Sulla base dei dati forniti dal ministero della Salute, in Emilia-Romagna è stato consumato un quantitativo di infiorescenze essiccate di cannabis pari a: 31 kg nel 2016, 53 kg nel 2017, 24 nel primo trimestre 2018

Sanità. Dalla prevenzione oncologica alla non autosufficienza, dalle Case della salute alla riduzione del precariato e a nuove assunzioni: 8,2 miliardi per il Sistema sanitario regionale dell'Emilia-Romagna, +74 milioni rispetto al 2017. La ripartizione dei fondi alle Aziende sanitarie. Bonaccini-Venturi: "Risorse in crescita per rafforzare i servizi nei territori, potenziare gli organici e valorizzare le professionalità"

La maggior parte dei finanziamenti (7,5 miliardi) andrà ai Livelli essenziali di assistenza, ovvero cure, visite ed esami garantiti, gratuitamente o con un ticket, dal Servizio sanitario, pubblico e universalistico. Oggi in Commissione assembleare il via libera alla proposta di riparto presentata dalla Giunta regionale. L'assessore sul nuovo ospedale di Cesena: "Il nuovo Governo accolga la nostra richiesta confermando i fondi del ministero della Salute, liberando 160 milioni di risorse regionali e aziendali da investire nel progetto"

Bologna – Per quest’anno il Servizio sanitario regionale potrà contare su quasi 8,2 miliardi di euro. Una cifra complessiva (8,161 miliardi) che supera di 74 milioni quella stanziata lo scorso anno.

La maggior parte dei finanziamenti, 7,5 miliardi di euro, sono destinati a finanziare i Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario pubblico, nazionale e regionale, offre a tutti i cittadini, gratuitamente o con il concorso di una quota di partecipazione (ticket).

Via libera, oggi in Commissione assembleare, alla proposta di ripartizione - presentata dalla Giunta - del Fondo sanitario regionale, che mette in campo la quota di risorse assegnata all’Emilia-Romagna dallo Stato per finanziare e qualificare ulteriormente servizi e Aziende sanitarie (Usl, Aziende Ospedaliere e Irccs pubblici-Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) dell’Emilia-Romagna.

"Confermiamo l’alta qualità e specializzazione del nostro Servizio sanitario, pubblico e universalistico, e lo facciamo mettendo a disposizione risorse superiori all’anno scorso- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Parliamo di oltre 8 miliardi di euro grazie ai quali siamo in grado di garantire alla sanità dell’Emilia-Romagna i mezzi, gli strumenti e le risorse necessarie per assicurare a tutti i cittadini servizi e cure di eccellenza. Puntiamo a rafforzare l'assistenza sul territorio, a tutti i livelli: da quella garantita dai Centri di alta specializzazione di rilievo regionale alle Case per la salute, per migliorarne ulteriormente l’efficienza, la qualità, la capacità innovativa. Oltre a potenziare gli organici, attraverso nuove assunzioni e stabilizzazioni, per ridurre il precariato e valorizzare le professionalità che fanno della sanità regionale una eccellenza a livello nazionale ed europeo”.

L’assessore Venturi, intervenendo in Commissione, ha parlato anche del progetto per il nuovo ospedale di Cesena, per il quale è attualmente previsto un finanziamento con risorse regionali e aziendali per 160 milioni di euro.

“Mi auguro- ha sottolineato l’assessore- che il nuovo Governo possa accogliere la nostra richiesta, sulla quale c’era già stato il sostanziale via libera del precedente Esecutivo, di coprire l’intero importo con un finanziamento del ministero della Salute grazie a risorse di bilancio disponibili”. “In questo modo- ha aggiunto Venturi- verrebbero liberati fondi regionali e aziendali importanti per sostenere le politiche di investimento per i prossimi anni”.

Quello passata al vaglio della Commissione, tecnicamente, è un provvedimento con il quale la Regione definisce le “Linee di programmazione e finanziamento per il 2018”, il principale strumento di programmazione annuale per le aziende Usl e ospedaliere del Servizio sanitario, che oltre alla suddivisione delle risorse stabilisce il quadro degli obiettivi da perseguire quest’anno.

Rientrano tra questi l’attuazione del Piano regionale di prevenzione e degli obiettivi del Piano sociale e sanitario; il consolidamento del Piano di prevenzione vaccinale e dei programmi di screening oncologici; la realizzazione di specifiche azioni di vigilanza e controllo della salute in ambienti di lavoro, strutture ricettive e scolastiche; il completamento del processo di revisione dell’autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie.

Tra gli altri obiettivi si confermano anche per il 2018 quelli già indicati nella programmazione 2017: la riduzione delle liste di attesa per i ricoveri chirurgici programmati e il consolidamento di quelle per la specialistica; il consolidamento dei servizi e delle prestazioni del Fondo regionale per la non autosufficienza; la promozione delle Case della salute, la riduzione del precariato e l’assunzione di nuovo personale sanitario.

Oltre a quanto stanziato per i Lea, 65 milioni di euro andranno a finanziare il sistema integrato Servizio sanitario-Università e 134,7 milioni la qualificazione dei servizi delle Aziende ospedaliere e degli Irccs. All’acquisto farmaci innovativi saranno destinati 110,5 milioni di euro, suddivisi tra 36 milioni per farmaci Hcv (Epatite C) e 74,5 per quelli oncologici. La delibera fissa, inoltre, in 320 milioni il concorso al complessivo finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza.

La ripartizione dei fondi

Aziende Usl

Piacenza: 485.432.891 euro
Parma: 699.502.857 euro
Reggio Emilia: 814.757.101 euro
Modena: 1.067.116.101 euro
Bologna: 1.409.647.338 euro
Imola: 213.300.656 euro
Ferrara: 614.586.134 euro
Romagna: 1.778.651.125 euro

Aziende ospedaliere / Aziende ospedaliere-universitarie / Irccs

Aosp-Univ. Parma: 48.760.898 euro
Aosp-Univ. Modena: 47.739.249 euro
Aosp-Univ. Bologna: 65.311.384 euro
Aosp-Univ. Ferrara: 68.251.426 euro
Ist. Ortopedico Rizzoli (Bologna): 18.044.493 euro

E’ legge “l’impossidenza planetaria”, il criterio che assegna un alloggio Erp solo a chi non ha un’altra casa nel mondo.

Per ottenere un alloggio Erp bisognerà dimostrare di non possedere alcun immobile in Italia e all’estero. È il criterio dell’impossidenza “planetaria” la novità contenuta all’interno dell’atto unico sull’edilizia residenziale pubblica, approvato oggi dall’Aula, che unisce in un solo documento le norme che regolamentano il settore (la 15 del 2015 -che rivedeva le soglie di accesso e permanenza negli alloggi e inseriva la residenzialità storica- la 894 del 2016 -che rivede le soglie di uscita- e la 739 del 2017 -l’istituzione del canone oggettivo-). Un punto, quello dell’impossidenza, che vale tanto per gli stranieri, comunitari e non, quanto per gli italiani: tutti dovranno dimostrare (sarà possibile anche tramite autocertificazione) di non possedere immobili nel proprio Paese di origine o in qualunque altro Paese del mondo.