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La legge, approvata lo scorso 17 ottobre con il voto positivo della maggioranza e l’astensione dell’opposizione modifica le forme di partecipazione e rappresentanza del Terzo Settore, anticipando il quadro normativo nazionale, attualmente in fase di riforma visto che dopo la legge mancano ancora una ventina di decreti ministeriali attuativi.

Si tratta di un mondo che in Emilia-Romagna garantisce servizi e attività imprescindibili nei settori sociale, in quello sanitario, dello sport e della cultura solo per citarne alcuni. In Emilia-Romagna si contano 3077 organizzazioni di volontariato e 3993 associazioni di promozione sociale. Numeri che parlano da soli per capire quanto questa legge sia significativa per chi vi opera e collabora. Quello che ci siamo prefissati, in pieno accordo con l’assessorato regionale, i tecnici e gli operatori, è stato di promuovere un nuovo assetto di governance più snello ed efficace per il sistema locale e regionale dei soggetti del terzo settore.

Risultano quindi unificati gli Osservatori regionali delle associazioni di promozione sociale e di quello del volontariato in uno unitario e paritetico ed è creata una unica Assemblea del terzo settore emiliano-romagnolo. Sono soppressi i Comitati Paritetici provinciali, composti da rappresentanti degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato, ora sostituiti con organismi associativi unitari che saranno gli interlocutori degli enti locali sui temi della programmazione delle politiche in particolare in ambito sociale e sanitario.

Zoffoli e Boschini: “Duecentomila euro dalla Regione per favorire l’autonomia e piena realizzazione delle persone sorde” 

Il finanziamento è frutto di un percorso condiviso tra la Regione e le principali Associazioni Regionali delle persone sorde presenti e operanti sul territorio regionale. 

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione, nel bilancio 2017 del Fondo sociale regionale, nella quota destinata alle iniziative di carattere promozionale e formativo, 200.000 a favore delle Associazioni che si occupano delle Persone sorde. A dirlo sono i consiglieri Paolo Zoffoli e Giuseppe Boschini, rispettivamente Presidente della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali e vicecapogruppo del Pd, esprimendo la loro soddisfazione. 

“Si intende cofinanziare dei progetti presentati dalle Associazioni delle Persone sorde, frutto di un percorso condiviso iniziato nel 2016 tra la Regione e le principali Associazioni regionali delle persone sorde presenti e operanti sul territorio regionale, percorso che ha coinvolto diversi consiglieri del gruppo PD. In dettaglio -spiegano Zoffoli e Boschini- verranno destinate risorse a servizi di “Sportello di segretariato sociale”, al servizio di interpretariato Lis (Lingua Italiana dei Segni) e ad altre finalità proposte dall’Ens, Ente nazionale sordi Emilia-Romagna. Inoltre, un progetto per “Abbattere le barriere della comunicazione, per una società inclusiva anche per le persone sorde” particolarmente pensato per lo sviluppo delle capacità comunicative dei bambini audiolesi, presentato da Fiadda, Famiglie italiane associate per la difesa dei diretti degli audiolesi”. 

“Questo contributo, inedito nel bilancio della Regione, si pone l’obiettivo di integrazione delle persone sorde nella comunità regionale, di promozione della loro crescita, autonomia e piena realizzazione umana - concludono i consiglieri Zoffoli e Boschini– confermando ancora una volta l’attenzione delle politiche regionali in tema di tutela dei diritti per tutti e accesso paritario ai servizi”.

Si è svolta oggi in Assemblea la terza giornata di audizioni per la realizzazione della Proposta di Legge Regionale in materia di Prevenzione. 

La discussione è stata aperta da "Diabete Romagna Onlus", associazione che lavora tutti i giorni per migliorare la qualità della vita delle persone con diabete. Le iniziative dell’associazione sono dedicate alla prevenzione, alla diagnosi precoce, al trattamento e alla riabilitazione, con la finalità di sensibilizzare la popolazione alla malattia, di prevenirne la comparsa, ove possibile, e di sostenere la persona con diabete nella gestione quotidiana della patologia per evitare l’insorgere delle sue pericolose complicanze. Merita lode il lavoro sul nostro territorio che "Diabete Romagna Onlus" ha intrapreso riunendo associazioni sul territorio di Forlì, Rimini, Cesena e Cesenatico. 

È seguito l'intervento a carattere fortemente tecnico di "Associazione Tribunale della salute" che si occupa di studiare i bisogni della collettività in relazione alle condizioni sanitarie dell'ambiente e ai servizi sanitari. L'associazione ha voluto mostrare come sia importante sviluppare nei confronti delle istituzioni un'azione di stimolo e collaborazione per la soluzione di problemi di interesse collettivo 

Le audizioni sono continuate con l'intervento da parte del "Comitato regionale Emilia-Romagna UISP" che si occupa dell'importante realtà della promozione dell'attività fisica e del benessere di ogni singolo cittadino. È stata sottolineata la differenza tra attività motoria e sport, e la preoccupante inconsapevolezza di una gran parte della popolazione sul cosa voglia dire veramente "essere in forma". UISP ha voluto ribadire che si impegnerà a lottare contro i fenomeni dell'invecchiamento attivo, dell'obesità infantile e della sedentarietà al fine di promuovere una salute migliore per tutti. 

Ha chiuso la seconda giornata di audizioni l'associazione "Salvagente Italia aps", che si prefigge lo scopo di diffondere l'importante cultura del Primo Soccorso. Il presidente dell'associazione ha sottolineato come sia rilevante attuare una comunicazione efficace sul suddetto tema per sensibilizzare la popolazione e salvare vite grazie alla conoscenza delle manovre di primo soccorso.

In preparazione alla realizzazione di una proposta di legge regionale in materia di prevenzione, si sono svolte in Commissione Politiche per la salute e politiche sociali le audizioni dei rappresentanti di "Progetto Ferrara Città della prevenzione - Università degli Studi di Ferrara, Centro Prevenzione della salute sociale, medica ed ambientale", "Rete Italiana Città sane – OMS", "AIAS Bologna onlus" e "Coordinamento nazionale associazioni del cuore – Conacuore onlus".

I rappresentanti di "Progetto Ferrara Città della prevenzione" hanno aperto le audizioni parlando del grande intervento fatto nella propria città in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara che ha svolto un ruolo fondamentale creando un centro di ateneo sulla prevenzione e un master specifico sulla prevenzione in grado di formare personale specifico e qualificato. Un progetto ambizioso e virtuoso sul quale sono state investite grandi risorse per ottenere una comunicazione efficace in grado di raggiungere la popolazione con un programma educativo rivolto a tutte le fasce d’età in maniera continuativa.

Ha seguito "Rete Italiana Città sane", un progetto che identifica la salute come una sfida centrale del nostro tempo e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità si occupa di portare avanti a livello cittadino, in quanto primo livello di governo e primo interlocutore dei cittadini, per fare fronte alle sfide del presente e del futuro. Il concetto di salute è notevolmente cambiato negli ultimi anni. Un tempo, infatti, significava principalmente “assenza di malattia” e i cittadini si aspettavano dalle istituzioni solo la cura, mentre oggi le richieste sono molto più ampie e articolate e comprendono il benessere globale e la “qualità della vita”.

Il terzo intervento è stato sostenuto dai rappresentanti dell'associazione di promozione sociale "AIAS Bologna onlus" che svolge attività a difesa dei diritti delle persone con disabilità, promuovendone l’inclusione sociale, la partecipazione, il diritto di cittadinanza e la qualità della vita. L'associazione ha sottolineato come il termine "disabilità" sia mutato nel tempo andando non più solo a identificare le disabilità congenite, ma anche quelle acquisite.

Ha chiuso la giornata di audizioni l'intervento dei rappresentanti della Onluns "Conacuore" che hanno parlato della prevenzione e dell’educazione alla salute portate nel territorio e trasformate in fatti concreti, arricchendo inoltre la Commissione con alcuni spunti più tecnici.

Disabili. Ravaioli e Zoffoli (PD): “Assegnati 2 milioni di euro ai Comuni per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, quasi 200 mila nella provincia di Forlì-Cesena”.

La Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha deliberato l’assegnazione dei fondi regionali da trasferire ai Comuni per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, come previsto dalla L.R.24/2001. “La Regione Emilia-Romagna ha finanziato con 2 milioni di euro il fondo regionale per l’anno 2017” – comunicano i consiglieri regionali Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli – “accogliendo tutte le 633 richieste presentate da chi ne aveva diritto e approvate dai Comuni”. “Nella provincia di Forlì-Cesena” – specificano i consiglieri – “risultano assegnatari 6 comuni forlivesi per quasi 125 mila euro e 6 comuni cesenati per circa 75 mila, per un finanziamento complessivo di quasi 200 mila euro per 77 domande presentate”. “Inclusività e solidarietà sono sempre stati elementi distintivi delle politiche regionali” – concludono Ravaioli e Zoffoli – “per garantire la tutela delle persone svantaggiate e rinforzare il senso di comunità”.

Comunicato stampa